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Dal Vangelo secondo Luca (Lc 14,1.7-11), Secondo il Rito Ambrosiano.


Purtroppo, anche oggi non funziona lo streaming dalla Basilica di San Paolo a Cantù, e quindi non posso coordinare la santa messa dal mio studio di casa a Broni. Sono cose che capitano, spesso le moderne tecnologie ci lasciano a piedi. Comunque, approfitto per condividere qui il bellissimo Vangelo che avremmo dovuto ascoltare oggi su Radio Cantù Brianza.


«Un sabato Gesù si recò a casa di uno dei capi dei farisei per pranzare, ed essi stavano a osservarlo. Diceva agli invitati una parabola, notando come sceglievano i primi posti: “Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perché non ci sia un altro invitato più degno di te, e colui che ha invitato te e lui venga a dirti: ‘Cédigli il posto!’. Allora dovrai con vergogna occupare l’ultimo posto. Invece, quando sei invitato, va’ a metterti all’ultimo posto, perché quando viene colui che ti ha invitato ti dica: ‘Amico, vieni più avanti!’. Allora ne avrai onore davanti a tutti i commensali. Perché chiunque si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato».


Il Vangelo ci porta a Cafarnao, luogo di confine e incontro tra culture diverse, dove Gesù sceglie di iniziare la sua predicazione. È un invito a uscire dalle “zone sicure” della fede per portare la luce di Dio nelle pieghe concrete della vita quotidiana. L’umiltà diventa la porta d’ingresso al Regno: non un atteggiamento di sottomissione passiva, ma una scelta consapevole di lasciare spazio a Dio e agli altri, riconoscendo che è Lui a fare il primo passo verso di noi.


Mangia.

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