Passa ai contenuti principali

Un tuffo nel passato: Lo Scacciapensieri e la televisione svizzera

Carissimi amici e amiche, oggi il Mangia Blog si spinge ancora una volta nei recessi dei vostri ricordi. Questo sabato, vi portiamo indietro nel tempo, all'anno 1979 o giù di lì, quando la Radio Televisione Svizzera di Lingua Italiana (RTSI) trasmetteva un programma per ragazzi molto amato: Lo Scacciapensieri. All'interno di questo programma, la TV elvetica offriva una varietà di contenuti, tra cui cartoni animati, la serie televisiva svizzera "Il Gatto Arturo" e La Linea, solo per citarne alcuni.

Passando alle notizie del presente, abbiamo una grande novità per gli abitanti dell'Oltrepò Pavese e speriamo anche per altre zone come Lombardia, Piemonte, Emilia e altre ancora. Da qualche giorno, le tre principali televisioni svizzere sono disponibili gratuitamente in chiaro. Queste includono RSI 1, RSI 2 (ex RTSI), la televisione della Svizzera Italiana, la mitica SF1 (ex DRS), la televisione della Svizzera Tedesca e la televisione della Svizzera Francese.

Se siete appassionati di televisione e desiderate godere di un'offerta più variegata, vi invitiamo a sintonizzarvi su queste emittenti svizzere. Potete trovare ulteriori informazioni sul sito web della RSI [link al sito], della SF1 [link al sito] e della televisione della Svizzera Francese [link al sito].


Speriamo che godiate della visione delle televisioni svizzere!


Mangia.

Commenti

Post popolari in questo blog

Un’8 marzo indimenticabile: il ricordo di una notte speciale con i Cari Amici.

Quando il divertimento nasce da un’idea folle Era l’8 marzo 2003, una di quelle serate che nascono senza troppe aspettative ma che si trasformano in ricordi indelebili. Insieme ai miei amici più cari, decidemmo di regalarci una notte all’insegna della spensieratezza, travestendoci da donne e portando un pizzico di follia nelle strade della nostra città. L’idea ci sembrò subito esilarante: abiti sgargianti, trucco pesante e tacchi improbabili. Ci ritrovammo tutti a casa mia per la preparazione: tra risate, battute e qualche inciampo, ci trasformammo in versioni irriverenti di noi stessi. Non volevamo solo divertirci, ma far divertire anche chiunque incrociasse il nostro cammino. Il bar di Fiorenzuola d’Arda: il primo palco della serata Una volta pronti, ci dirigemmo verso un bar di Fiorenzuola d’Arda, un locale anonimo come tanti, ma che per quella notte sarebbe diventato il nostro palcoscenico. L’ingresso fu trionfale: tra sguardi increduli e risate, riuscimmo a coinvolgere tutti i pr...

Pride di Piacenza: tra festa, diritti e politica – la mia prima esperienza

In questi giorni, mentre l’attenzione internazionale è rivolta al #Pride di Budapest, anche in Italia si moltiplicano i cortei dell’orgoglio LGBTQ+. E così, per la prima volta, ho partecipato al Pride di Piacenza. Sono andato mosso dalla curiosità, senza troppe aspettative. Non avevo bandiere da sventolare, né slogan in tasca. Solo la voglia di capire da vicino cosa succede in questi eventi di piazza, così discussi e così simbolici. E sapete una cosa? Mi è piaciuto. C’erano tante persone sorridenti, un’energia positiva, musica, colori, rispetto. Nessun odio. Era una vera festa, nel senso più bello e pacifico del termine. Ma… una riflessione voglio condividerla. Ho trovato il Pride anche un po’ troppo politicizzato. Messaggi geopolitici (Israele, Palestina), riferimenti ideologici forti, simboli che forse non parlano a tutti. Mi è tornato in mente il "compagno Fantozzi": un’icona tragica e grottesca di chi si adegua a qualcosa che non comprende del tutto. Eppure, esistono anc...

OnlyFans: illusione d’amore e mercato della solitudine

Molti ci arrivano per cercare qualcosa: chi cerca l’amore, chi un contatto, chi solo un po’ di compagnia (le virgolette sono d’obbligo). Ma su quella piattaforma si trova spesso solo indifferenza. Affetti, amicizia, calore umano: tutto è condizionato, monetizzato, filtrato dal corpo. Ogni cosa passa da lì. Pasolini lo aveva previsto. Il desiderio è diventato merce, il dialogo contratto, l’anima tariffa oraria. Non c’è più spazio per un abbraccio, un bacio sul divano, la dolcezza in silenzio, la mano sulla schiena nel letto freddo. Ci si separa da tutto ciò che è umano. Si resta soli, pur essendo in mille chat. Per molti, OnlyFans è diventato l’illusione di essere desiderati. Ma spesso è solo un altro modo per farti pagare la tua solitudine. Non c'è ascolto, non c'è cura. Solo numeri, like, e corpi in vetrina. Nel frattempo, chi cercava solo un po’ di calore, resta al freddo, con il conto corrente svuotato da un corpo comprato, anonimo, freddo. Poveri uomini sempre più soli, re...