Passa ai contenuti principali

Racconti Televisivi: Viaggio nel Passato con i Telefilm Americani Vintage


Dolce notte, care amiche e cari amici del Mangia Blog. Questa settimana ho deciso di introdurre un nuovo angolo nel mio blog...

Dalla mia foto molto retrò, avrete capito che di tanto in tanto il vostro amico Mangia parlerà di telefilm americani vintage. Preciso che non farò il classico elenco dei mitici telefilm USA degli anni '60, '70 e '80, come potete leggere in giro per il web su siti specializzati. Tuttavia, ogni tanto dedicherò un post a un telefilm americano che in passato "mi aveva rubato il cuore," tenendomi incollato allo schermo!

Mi rendo conto che alcuni telefilm potrebbero non interessarvi, poiché non siamo tutti uguali. Tuttavia, mi auguro che questo spazio nel Mangia Blog vi possa essere gradito.

Cercherò di raccontarvi, con molta semplicità, attraverso una foto o un video, un telefilm americano degli anni '60, '70 e '80.

Questo è solo un articolo introduttivo alla tematica. Prossimamente, potrete leggere e vedere alcuni contributi video riguardanti i miei telefilm americani vintage.

Spero che anche voi vogliate ricordarli con me. Oltre al ricordo della pellicola, mi piacerebbe sapere cosa facevate mentre guardavate la vostra sit-com preferita, ecc.

Questo rappresenterà un bel viaggio a ritroso nel mio e nel vostro passato. Ora, come Ralph Supermaxieroe (il cui titolo originale è "The Greatest American Hero"), spicco il volo con il mio costumino rosso, introducendo questo nuovo appuntamento del mio blog. Ma prima, vi regalo un bellissimo video promozionale della mitica CBS. Nel promo, si cantava: "Looking Good on CBS," ed era uno spot bellissimo che presentava alcuni telefilm e film in programmazione sulla rete americana nel 1979. Nel video, vedrete alcune immagini di telefilm americani che potrebbero essere mitici ma anche molto rari in Italia.

Ad esempio, "Time Out - I ragazzi del liceo Carver" (il cui titolo originale è "The White Shadow") che i cultori del genere ricorderanno e di cui possiedo una rara puntata registrata su VHS nel 1999, durante l'ultimo passaggio televisivo italiano su Rete 8 "Italia 8."

Se volete discutere di Vintage TV, restate connessi al Mangia Blog. Gustatevi questo bellissimo promo "Looking Good on CBS." Vediamo quanti telefilm americani ricordate? Fatemi sapere nei commenti i nomi...

Buon inizio settimana.

Mangia.

Commenti

  1. Non c'è che dire... Adesso ci sono moltissime serie tv molto belle ma lo stile degli anni '70/'80 non tornerà mai più! Ma ve li ricordate i Jefferson? Cmq consiglio a tutti gli amanti delle serie TV di dare un'occhiata a www.yalp.alice.it! CIAO!!!!

    RispondiElimina
  2. Grazie Marino per il commento! Hai ragione negli anni '70 ed '80 c'era uno stile e una varietà di Telefilms..Grazie x il link Buona domenica. Mangia

    RispondiElimina

Posta un commento

Post popolari in questo blog

Un’8 marzo indimenticabile: il ricordo di una notte speciale con i Cari Amici.

Quando il divertimento nasce da un’idea folle Era l’8 marzo 2003, una di quelle serate che nascono senza troppe aspettative ma che si trasformano in ricordi indelebili. Insieme ai miei amici più cari, decidemmo di regalarci una notte all’insegna della spensieratezza, travestendoci da donne e portando un pizzico di follia nelle strade della nostra città. L’idea ci sembrò subito esilarante: abiti sgargianti, trucco pesante e tacchi improbabili. Ci ritrovammo tutti a casa mia per la preparazione: tra risate, battute e qualche inciampo, ci trasformammo in versioni irriverenti di noi stessi. Non volevamo solo divertirci, ma far divertire anche chiunque incrociasse il nostro cammino. Il bar di Fiorenzuola d’Arda: il primo palco della serata Una volta pronti, ci dirigemmo verso un bar di Fiorenzuola d’Arda, un locale anonimo come tanti, ma che per quella notte sarebbe diventato il nostro palcoscenico. L’ingresso fu trionfale: tra sguardi increduli e risate, riuscimmo a coinvolgere tutti i pr...

Pride di Piacenza: tra festa, diritti e politica – la mia prima esperienza

In questi giorni, mentre l’attenzione internazionale è rivolta al #Pride di Budapest, anche in Italia si moltiplicano i cortei dell’orgoglio LGBTQ+. E così, per la prima volta, ho partecipato al Pride di Piacenza. Sono andato mosso dalla curiosità, senza troppe aspettative. Non avevo bandiere da sventolare, né slogan in tasca. Solo la voglia di capire da vicino cosa succede in questi eventi di piazza, così discussi e così simbolici. E sapete una cosa? Mi è piaciuto. C’erano tante persone sorridenti, un’energia positiva, musica, colori, rispetto. Nessun odio. Era una vera festa, nel senso più bello e pacifico del termine. Ma… una riflessione voglio condividerla. Ho trovato il Pride anche un po’ troppo politicizzato. Messaggi geopolitici (Israele, Palestina), riferimenti ideologici forti, simboli che forse non parlano a tutti. Mi è tornato in mente il "compagno Fantozzi": un’icona tragica e grottesca di chi si adegua a qualcosa che non comprende del tutto. Eppure, esistono anc...

OnlyFans: illusione d’amore e mercato della solitudine

Molti ci arrivano per cercare qualcosa: chi cerca l’amore, chi un contatto, chi solo un po’ di compagnia (le virgolette sono d’obbligo). Ma su quella piattaforma si trova spesso solo indifferenza. Affetti, amicizia, calore umano: tutto è condizionato, monetizzato, filtrato dal corpo. Ogni cosa passa da lì. Pasolini lo aveva previsto. Il desiderio è diventato merce, il dialogo contratto, l’anima tariffa oraria. Non c’è più spazio per un abbraccio, un bacio sul divano, la dolcezza in silenzio, la mano sulla schiena nel letto freddo. Ci si separa da tutto ciò che è umano. Si resta soli, pur essendo in mille chat. Per molti, OnlyFans è diventato l’illusione di essere desiderati. Ma spesso è solo un altro modo per farti pagare la tua solitudine. Non c'è ascolto, non c'è cura. Solo numeri, like, e corpi in vetrina. Nel frattempo, chi cercava solo un po’ di calore, resta al freddo, con il conto corrente svuotato da un corpo comprato, anonimo, freddo. Poveri uomini sempre più soli, re...