"La mia avventura radiofonica a Rete Otto Network 1997: Un salto nel mondo delle voci e delle emozioni"
La mia esperienza a Rete Otto Network 1997: Un tuffo nel mondo radiofonico Prima di introdurre la mia esperienza radiofonica nel programma TOP GUN (uno show dedicato alle voci nuove e agli aspiranti speaker) di Rete Otto Network, facciamo una breve monografia di questa storica emittente italiana, purtroppo in modo sintetico. La storia di Rete Otto, "Il Cangurino Via Satellite", è senza dubbio gloriosa. Nata verso il 1974, è stata una delle prime radio private italiane e una delle prime a ottenere successo nel Canton Ticino e in Svizzera. Sempre alla moda, sempre al passo coi tempi, questa stazione varesina è riuscita a conquistare consensi e fama, in particolare nell'Alta Italia.
Moltissime sono state le voci che si sono avvicendate al microfono, con un format sempre attuale, ripescando i classici della musica. Verso la fine degli anni ottanta, è stata la prima radio italiana a introdurre l'uso del compact disc ed è stata uno dei primi network a automatizzare gli studi e le regie. Negli anni novanta, Rete Otto è diventata una sindacation (da qui la desinenza finale di "network"). Molte radio, in particolare nel bel Sud Italia, ripetevano i programmi e le emissioni. Ma non solo, oltre alla classica FM, la stazione lombarda si è spinta oltre, trasmettendo via satellite in tutto il mondo. Sarebbe inutile elencare qui tutte le voci e i programmi, poiché ci sono stati degli show che oggi possono essere definiti "cult". Ricordiamo solo alcuni nomi: Rete 8 Line, la classifica Trash (dove venivano trasmessi i messaggi fuori che giungevano in radio) condotta da Alberto D. e Renato M., oppure lo svegliotto di Gianni B., il pomeriggio con la Frappy...
Sicuramente mi sarò dimenticato qualcuno, ma se cercate su internet "Rete Otto Network" troverete qualcosa a riguardo! E poi, una piccola chicca il sottoscritto nel 1997 (primavera 1997), ho partecipato personalmente a un concorso di questa radio per aspiranti speaker radiofonici. Oggi, a distanza di tantissimi anni ricordo quell'esperienza con molta malinconia, ma anche con grande felicità, perché durante la sola settimana trascorsa a Varese presso gli studi della radio, ho conosciuto persone fantastiche e molto gentili. E poi, ciò che mi piace ricordare è l'ospitalità dell'editore di allora: Andrea V., che mi ha permesso di partecipare personalmente al palinsesto della radio. Ho parlato al microfono con molti speaker oggi affermati, ma ciò che voglio sottolineare è la gentilezza della direzione. Mi hanno ospitato a loro spese in un bellissimo albergo di Varese. Alla fine della settimana di provini, me ne sono andato a casa felice, perché anch'io ha fatto parte di questa GRANDE STORIA RADIOFONICA.
Mangia.
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