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L'innocenza è la cosa più difficile da definire nel mondo moderno Pier Paolo Pasolini

Pier Paolo Pasolini nella notte italiana  Un bel gesto da parte di Mediaset, ma trasmetterlo all'una e mezza di notte? Questa è l'immagine che ho condiviso sui social network, incluso WhatsApp. Intanto, su Rate4 stanno trasmettendo uno speciale dedicato a Pier Paolo Pasolini. Lo chiamo per nome perché ormai Pasolini è uno di noi. Bello, certo, ma programmarlo in prima serata no? È quasi l'una e mezza, chi lo guarda a quest'ora? Domani la Piccola Borghesia, e la classe operaia, come direbbe Pasolini, deve lavorare e andare a letto presto. Vabbè, andiamo a dormire, lo recupererò nei prossimi giorni. Mangia.
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Il supermercato del silenzio – Riflessione per il 2° novembre

Il supermercato del silenzio – Riflessione per il 2° novembre Il 2 novembre non è solo una data sul calendario. È il giorno in cui la memoria si fa presenza, in cui i volti assenti tornano a vivere nei nostri pensieri, nei nostri gesti, nei nostri fiori. Eppure, anche il camposanto sembra cambiato. Non è più solo luogo di raccoglimento, ma vetrina di apparenze. Fiori alla moda, lumini costosi, corse affannate per “esserci” una volta all’anno. Poi, tutto si spegne. Si torna al silenzio. Come i nostri defunti. Ricordare è abitare Ma ricordare non è un obbligo stagionale. È un atto d’amore. Una visita, un pensiero, una preghiera. Non solo il primo novembre, ma ogni volta che il cuore lo chiede. Perché anche loro, i nostri cari, meritano di essere abitati nella memoria. Non come ombre, ma come presenze che ci hanno reso ciò che siamo. A tal proposito lo scrittore Campanile scriveva questo racconto, toccante e profondo, che ci ricorda come anche i nostri cari Defunti, giunti alla casa del...

Pasolini Anatomia di un omicidio: la mostra che riaccende la memoria a 50 anni dalla sua morte

Introduzione: Bologna celebra Pasolini, 50 anni dopo Cinquant’anni dopo la tragica notte tra l’1 e il 2 novembre 1975, Bologna accende le luci su uno degli snodi più dolorosi e misteriosi della storia culturale italiana. Pier Paolo Pasolini — poeta, scrittore, regista, voce critica e scomoda — torna protagonista attraverso la mostra “Pasolini. Anatomia di un omicidio” , un progetto della Cineteca di Bologna che riporta alla luce gli ultimi mesi di vita di un uomo che, ancora oggi, continua a parlare al nostro tempo. Allestita alla Galleria Modernissimo dal 30 ottobre 2025 all’8 febbraio 2026, la mostra è curata da Gian Luca Farinelli , Marco Antonio Bazzocchi e Andrea Speranzoni , con la scenografia e un’installazione firmata da Giancarlo Basili . A completare questo omaggio, la città offre anche la Maratona Pasolini al Cinema Modernissimo e l’installazione “The Setting of Violence” al MAMbo, creando un trittico di memoria, arte e riflessione civile. La mostra “Pasolini. Anat...

Broni

Ugo Tognazzi: 35 anni di assenza, 35 anni di presenza

Ciao Papà,  oggi sono 35 anni da quando sei partito per la tournée. Inutile dirti quanto ci manchi, ma stai tranquillo! Qui, nel frattempo (a parte la Cremonese in Serie A), non ti sei perso molto. Fatti sentire. Baci, G. Questo è il messaggio che Giammarco Tognazzi ha dedicato a suo padre Ugo, nel giorno in cui il grande attore cremonese ha raggiunto la Casa del Padre. Era il 27 ottobre 1990. Da allora sono passati 35 anni: il cinema è cambiato, noi siamo cambiati, ma le sue pellicole restano attuali, con maschere uniche che hanno fatto la storia. Ugo Tognazzi Attore, regista, cuoco e "giullare della vita", Ugo ha saputo fondere queste tre arti con passione e ironia. Ha collaborato con grandi nomi, lasciando un segno indelebile in chi ha avuto la fortuna di lavorare con lui. Molti di loro oggi sono firme importanti del cinema italiano—e forse, anche grazie a lui. Turòon, Turàs, tetàss, Tognàs Nato a Cremona in tempi difficili per il nostro Paese, è diventato un grande attor...

L’autunno a Broni: un bel colpo d’occhio sul paese dal Monte di San Contardo d’Este.

09.00 del Mattino: L’autunno a Broni un bel colpo d’occhio sul paese dal Monte di San Contardo d’Este. Mangia.

Il Fumo Fa Male: La Lezione di Vita Che Mi Ha Aperto Gli Occhi

Un incontro che mi ha cambiato Oggi, mentre ero al supermercato, ho vissuto un momento che mi ha colpito nel profondo. Un uomo in difficoltà, probabilmente un clochard , mi ha avvicinato chiedendomi una sigaretta. In quell’istante, mi è tornato in mente che anch’io, anni fa, fumavo — poche sigarette, a volte la pipa. Nulla di grave, mi dicevo. Ma oggi, guardando quello sguardo spento, ho capito che il fumo non è mai “poco” . Non si tratta solo di una sigaretta: è un gesto che piano piano si porta via la libertà. Lo sguardo di un uomo in difficoltà Quell’uomo non parlava. Forse era muto, o forse il fumo gli aveva portato via la voce. Quando gli ho proposto di comprargli del cibo, ha rifiutato. Voleva solo le sigarette. Lì ho realizzato quanto sia potente la dipendenza, quanto possa piegare anche la volontà di un essere umano che ha già perso tanto. Il momento della scelta Avrei potuto comprargliele. Sarebbe stato un gesto di compassione apparente. Ma non l’ho fatto. Perché a volte...